Offrire con devozione significa donare la propria azione come un fiore deposto ai piedi dell’Assoluto.
Non è un compito, ma un atto sacro, un dialogo d’amore tra la parte e il Tutto.
Offrire con compassione significa ascoltare il bisogno del mondo come se fosse il proprio, e rispondere non per dovere, ma perché il dolore dell’altro risuona nel proprio cuore, che ormai conosce la sua stessa natura: unità.
Offrire con gratitudine significa riconoscere che il vero dono è la possibilità stessa di servire. È il ringraziamento per essere stati scelti come canale attraverso cui la Vita cura sé stessa.
Quando questo triplice dono – devozione, compassione e gratitudine – viene portato senza aspettative, l’azione si purifica.
L’io, con le sue richieste di riconoscimento e risultato, si ritira.
Ciò che agisce allora non è più il personaggio limitato, ma l’intelligenza universale stessa, che si affida al proprio flusso attraverso di te.
In questo affidamento, il servizio diventa un’offerta pura, un movimento spontaneo dell’amore che, non cercando nulla per sé, riceve tutto, perché si ricorda di essere già tutto.
Giuseppe Delang Paterniti

