Poesia dell’Imperatore Meiji n. 42 – Tema: Spada
La spada che protegge il proprio corpo è in realtà lo spirito del dio genitore che risiede nei cieli.
In Giappone, la spada, non è solo un’arma, ma un oggetto sacro, è simbolo di: valore, coraggio e nel significato spirituale: è la forza morale che protegge, che taglia l’ego e l’ignoranza, che ristabilisce l’ordine.
Questa poesia ci invita a vedere oltre la materia, a riconoscere che ciò che ci protegge davvero non è l’oggetto fisico “la spada” ma lo spirito sacro che essa incarna.
Nel cammino del Reiki Ryoho, il praticante facilita un processo naturale di armonizzazione, ma non si sostituisce mai alla forza più grande che guida tutto. Proprio come la spada non si muove da sola, anche il praticante è solo uno strumento, attraverso cui fluisce qualcosa di più grande, qualcosa che non si può controllare. Questo “qualcosa” potremmo dire è lo spirito del cielo che si prende cura della vita.
Quando il maestro Usui, decide di integrare le poesie dell’imperatore Meiji nei suoi insegnamenti, non è stata una scelta a caso, Usui ha messo insieme un percorso spirituale integrale, in cui la pratica, la filosofia, la disciplina interiore, il rapporto con il divino (Rei, lo spirito universale) e i simboli sono inseparabili.
Il Reiki non è solo “mettere le mani” Se lo riduciamo a una tecnica senza comprendere l’origine spirituale, rischiamo di farne una sorta di “automobile senza motore”, funziona, ma non al suo pieno potenziale. Lo spirito, la connessione con il “Rei”, il lavoro su di sé, la consapevolezza… sono il motore che dà senso, profondità e potenza alla pratica.
La tecnica è il “veicolo”, lo strumento, ma senza il “motore” spirituale, non arriverà lontano.
Pensa al Reiki come a una spada: la lama (tecnica) è essenziale per tagliare, ma è la forza dello spirito (Rei, intesa come energia e consapevolezza) che dà alla spada vera efficacia.
Mario Russo

